Angus Fairhurst ha studiato al Canterbury Art College di Kent (1985-86) e al Goldsmiths College di Londra (1986-89). Nel corso degli anni Novanta si è imposto come uno degli artisti più originali della scena inglese accanto a personalità “di grido” come Damien Hirst, Marcus Harvey, Tracey Emin e Sarah Lucas, con cui ha debuttato nella celebre mostra Freeze (1988) che ha tenuto a battesimo il movimento dei cosiddetti Young British Artists. Nel 2000 ha esposto alle mostre 00 alla Barbara Gladstone Gallery e Animations presso il PS1 Contemporary Art Center di New York e ad Apocalypse alla Royal Academy di Londra. Nel 2004 con i compagni di strada Hirst e Lucas ha partecipato alla mostra In a Gadda da Vida alla Tate Britain di Londra curata da Gregor Muir e Clarrie Wallis.
Il lavoro di Fairhurst era spesso caratterizzato da distorsioni visive e scherzi pratici. Un esempio è il suo disegno di un gorilla che tiene un pesce sotto il suo bue ed entrambi fissano un piatto di patatine Ha lavorato con diversi media, inclusi video, fotografia e pittura, ed è noto per le sculture di gorilla.
I lavori su tavola rappresentati qui raffigurano la sola silhouette nera ritagliata sul fondo chiaro della tavola. Le differiscono tra loro in modo quasi impercettibile affidando al nostro sguardo il compito di collegarle e di ricostruire il flusso temporale che le contiene. L’immagine rinvia inevitabilmente al drammatico video, ossessivamente trasmesso dalle televisioni di tutto il mondo, con le riprese di persone che si lanciavano nel vuoto dalle Twin Towers colpite a New York l’11 settembre 2001 (ma l’opera di Fairhurst è precedente di quasi dieci anni). Viceversa il riferimento più puntuale è a un celebre lavoro di Andy Warhol, Suicide (1964), tratto da una fotografia di giornale che mostrava, appunto, il salto nel vuoto di un suicida da un palazzo di New York. L’opera appare tanto più inquietante ed emblematica tenuto conto che l’artista si è tolto la vita nella primavera del 2008.